PCTO con Università di Chieti a Pescasseroli

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Data: 29/05/2023

Il 27 maggio si è concluso a Pescasseroli il percorso PCTO delle classi IV DL, III AFM, IV BES, V AES denominato “Geologo per un giorno! Esercitazione geologica sul campo” promosso dal prof. Piacentini dell’UNICH.

Il prof. Piacentini ci ha spiegato che geologo è un professionista formato per valutare eventi e fenomenologie con prospettive originali, che guarda le cose da un altro punto di vista –spesso agli antipodi rispetto a quello più diffuso– come se osservasse la realtà naturale “da dentro” o “da sotto”, un “punto di vista” (una “visione”?) che non molti, esterni a tale professione, riescono a prendere in considerazione.

Alla base c’è anche un problema di scala: dato che in genere il raggio di azione del geologo copre un’intera regione, quando non una nazione intera, benché il suo continui ad essere un lavoro di estremo dettaglio. In secondo luogo è una questione di tempo: i tempi con cui si misura il geologo sono estremamente più lunghi di quanto comunemente si immagini (e la considerazione non è scontata). Quindi la prospettiva spazio-temporale del geologo comporta elementi di confronto lontani, diversi da quelli dell’uomo che geologo non è.

Nella nostra attività di PCTO, il prof. Piacentini ci ha invitato a cercare il condizionamento geologico sulla cronaca quotidiana. La geologia ha ormai acquisito i connotati di una scienza anche sociale, che deve sapersi districare, anche tra gli ordinamenti politici e le anime, oltre che fra le opere dell’uomo. Ciò non deriva solo dallo stato deprecabile del territorio e dalla necessità di preservare meglio le aree antropizzate, è anche una necessità di carattere culturale. Fra le categorie dei cosiddetti tecnici, i geologi sono i più legati alla storia: leggere le pagine di antichi documenti per ricostruire il disegno della mente degli uomini non è poi tanto diverso dall’interpretare le rocce, i fossili e gli altri segni della Terra per rimettere insieme le pagine del racconto del pianeta. Il geologo esercita quella memoria collettiva della Terra di cui gli altri uomini, anche professionalmente formati, sembrano aver perduto le tracce. Ci sono storie da raccontare invece di aneddoti e non c’è bisogno di ricorrere a emozioni forti per accendere l’attenzione. Questo i geologi lo sanno fare per tutto il tempo della storia della Terra.

Grazie della splendida esperienza immersiva nel cuore del nostro Parco Nazionale dell’Abruzzo, Lazio e Molise!